La depressione post-partum è un mix di cambiamenti fisici, emotivi e comportamentali che si verificano dopo il parto o un aborto spontaneo. Un certo tipo transitorio di depressione, chiamata anche “baby blues”, si verifica in genere nelle prime quattro settimane dopo il parto e di solito scompare in un paio di settimane, mentre la depressione post-partum vera e propria compare nel mese successivo al parto e può durare mesi.
Segni di Baby blues e Depressione post-partum
Segni del baby blues
- Problemi ad addormentarsi
- Frequenti risvegli notturni
- Sbalzi di umore
- Piangere frequentemente
- Sentirsi sopraffatto
- Sentimenti ambivalenti nei confronti del bambino
Segni della depressione post-partum:
- Sentirsi molto triste, inutile, senza speranza, ansioso e vuoto.
- Perdita del piacere nelle cose quotidiane.
- Non avere fame e perdere peso oppure, al contrario, aumentare di peso
- Avere problemi a dormire.
- Non riuscire a concentrarsi.
- Avere pensieri di morte
- Perdita di energia o sensazione di affaticamento
Cause della depressione post – partum
Alcuni dei fattori di rischio associati alla depressione post-partum sono:
- precedenti problemi di salute mentale, in particolare di depressione, nell’arco della vita
- problemi di salute mentale durante la gravidanza
- mancanza di aiuto e supporto da parenti stretti e amici
- problemi di relazione con il partner
- eventi stressanti recenti, come per esempio un lutto
- aver avuto il “baby blues”
6 cose da sapere sulla depressione post partum
- la depressione post partum ha un’elevata prevalenza (10-15% delle madri).
- la depressione post partum colpisce anche gli uomini (1 su 25)
- la depressione post partum può essere tanto grave quanto altri tipi di depressione
- la depressione post partum non è causata solo da cambiamenti ormonali, ma da diversi fattori
- la depressione post partum può persistere per mesi e addirittura, in una minoranza di casi, cronicizzarsi può per sempre
- la depressione post partum trascurata o sottovalutata può avere effetti negativi a lungo termine e può condizionare la relazione madre-bambino.
Cosa fare in caso di depressione post partum
Per prima cosa non aver paura di chiedere aiuto. In seconda battuta: chiedere aiuto. A chi? Per prima cosa alle persone con le quali si è instaurato un rapporto di fiducia (ginecologo, ostetrica, infermieri o puericultrici, medico di base….) e poi, senza esitazione, ai professionisti della salute mentale. Rivolgersi ad uno psicologo permette infatti di elaborare ciò che si sta vivendo, quali sono le difficoltà, le emozioni e le dinamiche di relazione implicate nella genesi e nel mantenimento del problema . In alcuni casi può essere utile affiancare al percorso psicoterapeutico un supporto farmacologico, in rete con lo psichiatra.
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