Narrativa di vita
La nostra vita è un racconto che noi percepiamo dotato di significato e coerenza. È grazie a questo che avvertiamo un senso di identità e unicità. Ciascuno di noi può percorrere il tempo del proprio racconto guardandosi indietro, suddividendo il passato in capitoli, in cicli o rintracciando i punti decisivi. Si può anche viaggiare nel futuro mettendo a fuoco l’immagine di come saremo, di quali saranno i capitoli da scrivere, gli obiettivi da raggiungere. E infine possiamo stare nel racconto presente, in quello che ci accade ora, nelle definizioni che diamo di noi e di ciò che ci circonda. La capacità che l’uomo ha di narrarsi gli permette di vivere la vita-racconto nella duplice veste di protagonista e di narratore, in un certo senso di entrare e uscire da se stesso.
Le difficoltà
Quando una persona incontra una difficoltà o un problema il futuro cambia forma, si fa più tetro o viene ritenuto quasi impossibile o comunque difficilmente immaginabile. I sintomi ancorano al presente e legano al passato, alterano per così dire la “voce narrante” ed anzi spesso si sostituiscono a questa nel portare avanti il racconto. Il sintomo o il malessere però parla, se lo si sa ascoltare, di bisogni e risorse, di desideri e timori. La psicoterapia è il luogo per ascoltare ciò che il disagio ha da dire, per raccontarsi e di ri-raccontrasi fino a riprendere in mano la propria storia di vita.
La narrazione di sé una struttura generale cognitivo-affettivo-comportamentale che organizza le «micro-narrazioni» della vita quotidiana in una «macro-narrazione» che consolida la nostra comprensione di noi stessi, definisce la nostra caratteristica gamma di emozioni e di obiettivi e guida la nostra performance sul palcoscenico del mondo sociale (Neimeyer, 2006). La narrazione è favorita da diversi sistemi cerebrali, nasce dal tentativo personale di dare una trama agli eventi in termini di temi personalmente importanti per raggiungere una continuità del sé nel tempo, è sostenuta e trasformata dai ripetuti racconti di storie in presenza di altre persone recettive, attinge a temi e convinzioni culturalmente e disponibili.
La guarigione
A questo punto la domanda che ci possiamo porre è: come si fa ad uscire da una difficoltà o da un malessere? La prima cosa che è bene tenere a mente è che ognuno di noi ha la possibilità di mettere in campo processi di auto-cura e riparazione per far fronte a difficoltà, traumi, malattie. La psicoterapia accentua, enfatizza, potenzia questo processo e in certi casi lo rende possibile.
Per superare le difficoltà, i problemi, i traumi ecc. la persona (il personaggio della narrazione) dovrà rendersi più complesso, cambiare, tirar fuori risorse e soprattutto dovrà far emergere alcune parti di sé che teneva nascoste o sopite. Più complesso e articolato di prima, più ricco e meglio descritto, potrà affrontare la realtà che lo circonda riappropriandosi del presente e del futuro. I sintomi così non avranno più l’utilità di palesare bisogni e desideri perché diverso sarà il personaggio che li portava. La storia riacquisterà un senso coerente, in parte saranno riscritti alcuni capitoli o pezzi di essi e tornerà ad esserci maggiore coerenze e maggiore armonia.
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