A che serve la vergogna?
La vergogna è la paura anticipatoria di essere esposti ad un giudizio negativo. si tratta di una emozione dal forte valore adattivo poiché garantisce l’appartenenza e la permanenza all’interno del proprio gruppo sociale di riferimento, dato che tende ad inibire o limitare tutti quei comportamenti che risulterebbero poco accettabili o che determinerebbero la perdita di rango sociale e/o l’esclusione dal gruppo. La vergogna, infatti, si esprime attraverso segnali di resa che servono per inibire l’aggressività del dominante e favoriscono l’evitamento di situazioni potenzialmente umilianti.
Vergogna: normalità o patologia?
Come detto la vergogna è una emozione e come tale ha un valore adattivo. Livelli moderati di vergogna sono protettivi perché permettono di confrontarsi con le norme sociali senza correre il pericolo di essere esclusi dal gruppo (o dalla famiglia) perché “trasgressivi” rispetto a norme e regole condivise. Più massiccia e automatica è l’attivazione della vergogna più essa può compromettere il funzionamento interpersonale della persona, diventando così problematica.
Perciò, come per qualsiasi altro “oggetto” psicologico parlare di normalità o di patologia non ha senso. Così come non ha senso agire per eliminare, eradicare la vergogna. La modulazione della vergogna infatti sarà possibile quando la persona diventerà consapevole dei fattori che predispongono o innescano la reazione i vergogna; quando sarà in grado di riconoscerla, esprimerla, comprenderne il senso; quando insomma potrà permettersi sia di viversela sia di riprendere in modo flessibile l’esplorazione del mondo.
Approccio terapeutico ai disturbi connessi alla vergogna
Con persone le quali mettono in atto in modo automatico e massiccio modalità relazionali fondate sulla vergogna, l’obiettivo generale è sempre quello di migliorare le abilità nella regolazione emotiva, alimentando al capacità di riconoscimento ed espressione delle proprie emozioni e dei propri bisogni. Attraverso la relazione terapeutica, procedure conversazionali e tecniche esperienziali la persona si permette sempre di più di essere nel modo in cui sente di voler essere, accogliendo tutte le parti del sé e dandosi la possibilità di manifestarsi e sperimentarsi nel mondo circostante.
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